Perugia Lello

 
Perugia Lello

nato nel 1919
Roma

4 Racconti

4.6 min
Il racconto sintetico delle vicende di Lello Perugia, dall’arresto alla deportazione, alla liberazione, alle considerazioni sugli orrori.
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8.9 min
Infatti Primo Levi ne La tregua racconta che Cesare, il nome che aveva dato a Lello, alla fine era riuscito a tornare con l0aereo. Però tornò dopo di lui perché a Bucarest il problema era che gli aerei erano di una compagnia privata inglese e il console aveva stabilito che ognuno doveva pagarsi il biglietto. Lello quindi passò le settimane a raccogliere fondi per pagare il viaggio di ritorno per i suoi cinque compagni ebrei da Auschwitz e per se stesso. La linea era da Bucarest a Bari. Arrivato a Bari con un treno raggiunse Roma. Prima di andare a casa Lello telefonò dalla stazione per sapere di Angelo, l’altro fratello. Angelo era appena uscito di casa e così ci fu l’incontro ano la madre. Lello tornò alla vita: fece e vinse un concorso al Poligrafico dello Stato come ispettore e lì è rimasto fino alla pensione.
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8.7 min
Lello è arrivato a Birkenau dove c’erano i famosi cinque forni crematori. Faceva un lavoro pesante,di manovalanza. Anche la fatica serviva ad uccidere le persone. Quando il campo è stato liberato Lello pesava 33 chili. A Monowitz, dove Lello è stato trasferito da Birkenau, ha conosciuto Primo Lavi che era stato partigiano nella formazione Giustizia e Libertà. Levi ha parlato di Lello Perugia sui due libri Se questo è un uomo e su La tregua. Ma ha usato nomi diversi. Del periodo vissuto ad Auschwitz, i ricordi peggiori di Lello sono l’arrivo dei convogli quando vedeva i bambini portati subito nelle camere a gas. Lello è arrivato a Birkenau insieme a tre fratelli. Due furono subito eliminati, non perché fossero troppo giovani ma perché il campo più di tanti; l’altro è morto dopo la liberazione del campo. Lello è stato liberato a Monowitz insieme a Primo Levi. Ma si separarono subito perché Lello non intendeva fare la quarantena in Austria; aveva saputo che da Bucarest si poteva tornare a Roma per via aerea.
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12.0 min
Lello veniva da una famiglia impegnata politicamente. Il nonno era un repubblicano che aveva fatto il carcere pontificio, la madre una comunista. Da ragazzo ha studiato prima Bakunin e poi Marx. Lello è sempre stato un pessimista, al contrario di Primo Levi che aveva fiducia negli uomini mentre Lello ha sempre pensato che le storie si ripetono. Quando i tedeschi occuparono Roma Lello aveva 23 anni. Si ricorda della consegna dell’oro degli ebrei di Roma ai nazisti. Nato a san Lorenzo, quartiere antifascista, era in attività politica fin da quando aveva 13 anni. La sua resistenza cominciò con la battaglia di porta san Paolo per poi andare in Abruzzo ad organizzare una brigata internazionale. Lì fu arrestato dalla Gestapo il 14 aprile 1944. Fu portato prima a borgo di Collefegato, poi a via Tasso, poi a Regina Coeli, poi a Fossoli e poi ad Auschwitz. Fu l’unico da Auschwitz a poter comunicare che era sopravvissuto, questo grazie ai russi e alla moglie di Stalin.
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