- raccontato da Perugia Lello | 1919
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Provincia di Roma - Per la memoria | 28/07/2011
Lello veniva da una famiglia impegnata politicamente. Il nonno era un repubblicano che aveva fatto il carcere pontificio, la madre una comunista. Da ragazzo ha studiato prima Bakunin e poi Marx. Lello è sempre stato un pessimista, al contrario di Primo Levi che aveva fiducia negli uomini mentre Lello ha sempre pensato che le storie si ripetono. Quando i tedeschi occuparono Roma Lello aveva 23 anni. Si ricorda della consegna dell’oro degli ebrei di Roma ai nazisti. Nato a san Lorenzo, quartiere antifascista, era in attività politica fin da quando aveva 13 anni. La sua resistenza cominciò con la battaglia di porta san Paolo per poi andare in Abruzzo ad organizzare una brigata internazionale. Lì fu arrestato dalla Gestapo il 14 aprile 1944. Fu portato prima a borgo di Collefegato, poi a via Tasso, poi a Regina Coeli, poi a Fossoli e poi ad Auschwitz. Fu l’unico da Auschwitz a poter comunicare che era sopravvissuto, questo grazie ai russi e alla moglie di Stalin.
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