Polci Anna
nato nel 1930
Roma
2 Racconti
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I fascisti, i tedeschi, gli americani
di/da Polci Anna | caricato 4845 giorni fa
Anna da bambina andava a giocare al Palatino accompagnata dalla nonna. I bambini non avevano paura della guerra perché non si rendevano conto. Bisognava stare attenti solo alle truppe di colore.
Durante il fascismo non si potevano esprimere pareri contrari al regime ma in famiglia ai ragazzini si cercava di non instillare il terrore. La sera si sentiva Radio Londra. Chi abitava in zone pericolose, come la zona del gas, preferiva andare ad abitare in paese dove magari c’erano parenti. Quella di Anna non era una famiglia fascista. Dei tedeschi si diceva che avrebbero distrutto i monumenti ma non successe. Solo che i tedeschi non erano ben visti, non lo erano mai stati.
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Siamo rimasti a Roma
di/da Polci Anna | caricato 4930 giorni fa
Anna abitava a via Cavour. Ricorda di aver sentito la dichiarazione di guerra alla radio quando tutti battevano le mani. Sembrava dovessimo conquistare il mondo. Ricorda i cunicoli dentro cui le maestre suore portavano le bambine durante gli allarmi. Ricorda il bombardamento del Verano. La sua famiglia è rimasta a Roma anche perché il padre aveva un locale frequentato dai militari e anche grazie a questo le condizioni della famiglia non furono mai cattive.
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