- raccontato da Shlomo Venezia | 1923
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Provincia di Roma - Per la memoria | 26/08/2011
L’esercito russo si avvicinava e i tedeschi verso la metà di gennaio decisero di evacuare il campo. Furono organizzate le colonne di migliaia di deportati che iniziarono una delle marce della morte, quelle durante le quali si moriva di stanchezza o si veniva uccisi con un colpo alla nuca se si cadeva. Alla fine Shlomo arrivò a Mauthausen: nuova selezione,nuovo numero, stavolta su un braccialetto legato col filo di ferro. E poi il lavoro nelle fabbriche che erano state trasferite in gallerie che i deportati scavano. Shlomo è andato prima a Melk poi a Ebensee dove finalmente il 6 aprile arrivarono gli americani a liberare il campo.
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