- raccontato da Vittorio Finauri | 1931
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Provincia di Roma - Per la memoria | 20/09/2012
Era piccolo quando il padre lo portò nella piazza principale dove con gli altoparlanti si ascoltò Mussolini che dichiarava la guerra alla Francia. E da quel giorno tutta la guerra fu seguita in questo modo e tutti erano convinti che la guerra si sarebbe vinta. E poi venne la fame, il cibo da acquistare con la tessera dopo le file e il padre pesava dieci chili di meno perché non mangiava per dare il cibo ai figli. Si mangiava tanto minestrone ma con pochi fagioli che costavano tanto da chiamarli gioielli e poco olio. Poco grano e la domenica, raramente, si trovava un pollo e si faceva il brodo. In macelleria s trovavano solo le frattaglie e c’era sempre la fila pure per quelle.
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