Giulio Miconi

 
Giulio Miconi

nato nel 1935
Campagnano di Roma

6 Racconti

4.5 min
Giulio è stato dipendente dell'Agip per 35 anni, presso l'aereoporto di Fiumicino. ci descrive così i suoi primi anni in tale azienda, che ricorda come una grande famiglia, gli anni delle lotte sindacali e degli scioperi, gli anni della privatizzazione e infine la chiusura presso Fiumicino, un anno dopo la sua pensione
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7.3 min
Giulio ha lavorato per 35 anni presso l'aereoporto di Fiumicino per l'Agip. il suo compito era quello di occuparsi del rifornimento degli aeroplani. Quando all'inizio degli anni 60 iniziò a lavorarci gli aerei andavano ancora a benziona. Solo verso il 1965 arrivarono i primi aerei misti, ovvero sia con l'elica che con le turbine, grande innovazione.
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8.6 min
Una rapida e interessante descrizione della storia dell'evoluzione dei mulini dalla viva voce di Giulio, cresciuto in una famiglia di mugnai: dal mulino ad acqua a quello a palmenti, da quello a cilindri fino a quello elettrico. Un mestiere ormai scomparso, ma che allora ricopriva una funzone fondamentale per tutte le famiglie italiane...
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3.8 min
Giulio racconta di come, una volta, si era soliti trascorrere le serate nei bar del paese giocando a carte con gli amici. Ci si recava nel locale, si prendeva un caffè e ci si sedeva ai tavoli, iniziando lunghe partire. Era quello il punto di ritrovo per tutti, dai giovani agli anziani. Ma col passare degli anni, questa abitudine è andata perduta....
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4.8 min
Aveva meno di dieci anni, Giulio Miconi, quando l'Italia entrò in guerra, ma, forse grazie alla fortuna di vivere in un piccolo paese di campagna in provincia di Roma, non ricorda momenti di grande paura o di forte violenza. i tedeschi convivevano pacificamente con la popolazione e addirittura costruirono un ambulatorio dove la popolazione poteva farsi curare. Solo ogni tanto, capitava qualche piccolo abuso di potere.....
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8.3 min
Giulio, bambino durante la guerra, descrive i giochi della sua infanzia. Giochi a volte pericolosi e anche violenti, che richiedevano l'uso di oggetti che venivano preparati con cura e precisione, a partire da un arco con tanto di frecce alla più semplice palla fatta di stracci. Ma giochi che permettevano di trascorrere interi pomeriggi in allegria, senza far pensare alla miseria e alle tragedie di quel periodo.
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