Galderisi Aldo

 
Galderisi Aldo

nato nel 1924
Fiumicino

3 Racconti

4.3 min
Da piccolo Aldo giocava a pallone sul piazza letto dietro la stazione di Teano dove il padre faceva il capostazione. Il pallone era fatto di stracci pressati dentro una calza da donna. E il padre brontolava perché giocando si potevano rompere le scarpe. Come maestra Aldo ha avuto la moglie del famoso Nobile. Frequentava una classe unificata, prima, seconda e terza elementare insieme perché i bambini erano pochi. Finita la guerra Aldo è rimasto in polizia, ha frequentato la scuola di Caserta e poi è venuto a Roma. Ricorda un particolare: c’era da arrestare un pregiudicato. Aldo fece finta di essere un giornalista e riuscì ad incontrarlo e riuscì così ad arrestarlo anche se il pregiudicato era armato di mitra.
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4.4 min
Arrivato a Teano, dove il padre aveva fatto il capostazione, incontrò una ragazza che lo conosceva. Fu una fortuna perché Aldo è potuto rimanere in casa di questi amici ed evitare di incontrare i tedeschi che bloccavano il Volturno. E ha cominciato ad arrangiarsi: ha ripristinato un mulino ad acqua, hanno cominciato a macinare e a trattenere parte del grano in pagamento della macinatura. La notte panificava ricordando di averlo visto fare dalla madre da ragazzino.
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4.6 min
Per non andare in guerra, il padre pensò di arruolare Aldo in polizia. Ma in quel reparto erano tutti figli di papà raccomandati e furono spediti in guerra comunque. La destinazione fu la Jugoslavia contro gli i titini. La guerra era stata difficile, poco da mangiare, equipaggiamento inadeguato. E si sapeva che i prigionieri finivano nelle foibe. Dopo l’armistizio Aldo abbandonò la divisa e si mise in viaggio per tornare a Napoli a piedi.
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