Vodopia Marzia

 
Vodopia Marzia

nato nel 1931
Roma

5 Racconti

3.6 min
Marzia nel 1962 è tornata a Pola e ha trovato una città poverissima. Aveva cercato persone conosciute che non vollero entrare in albergo per paura. Il governo era molto repressivo e la gente aveva molta paura. Qualcuno chiese di mandare un pacchetto con filo e bottoni, qualche spezia: non si trovava nulla. Marzia è tornata altre volte. Tra le perdite ci sono anche i morti che sono rimasti lì e non si può andare sulla loro tomba
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1.9 min
Marzia si era innamorata di un ragazzo ma i genitori di lui gli impedirono di frequentarla perché essendo una profuga gli avrebbe danneggiato la carriera. Si era accorta così di avere un marchio. E inoltre a Roma Marzia si è accorta che tra ragazzi e ragazze c’era molto divario. In tutto questo c’era anche la difficoltà di essere in una città grandissima che forse rendeva un po’ diffidenti.
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4.1 min
I soldati di Tito occuparono la città per 45 giorni e fu terribile. Era gente che veniva dalle montagne, gente dura. Rastrellavano e le persone scomparivano senza che se ne avesse più notizie. Non erano vendette politiche, spesso si trattava di questioni personali, c’erano molti delatori. Ed è da considerare che il fascismo era un dato di fatto, tutti erano “fascisti”.
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3.4 min
Pola era una città fantasma ma le case non erano state abbandonate, erano state chiuse come se si pensasse di poter tornare. La famiglia di Marzia venne a Roma ma non soffrì molto perché il padre ha cominciato subito a lavorare al Comune e abitavano a Monteverde. Al Villaggio Giuliano ci andavano a trovare gli amici. All’inizio la gente viveva ammassata. Il padre è come se avesse avuto due esodi. A tredici anni, ai tempi della prima guerra mondiale, quando Pola era austriaca, aveva lasciato Pola perchè di famiglia irredentista. E poi di nuovo nel ‘ 47
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6.0 min
Marzia ha vissuto a Pola fino a sedici anni. E’ partita nel 1947 con l’ultimo piroscafo e gli ultimi abitanti si erano imbarcati portando via la bandiera del Comune. Era da un anno che sapevano di dover lasciare la città e avevano organizzato una festa per salutarsi e stare in allegria prima di organizzarsi per partire. Pola è stata l’unica città che ha avuto un esodo organizzato, i cittadini hanno potuto portare via anche i mobili. Ma la festa finì in tragedia: sulla spiaggia c’erano delle mine abbandonate dai tedeschi, erano inerti ma qualcuno le fece scoppiare. Morirono moltissime persone.
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