Lia Finzi

 
Lia Finzi

nato nel 1940
Venezia

10 Racconti

2.2 min
L'accoglienza degli Svizzeri non fu molto generosa. Dopo l'iniziale rifiuto, padre e figlia maggiore furono inviati in un campo d lavoro, Lia, minorenne, in un collegio. Dopo qualche tempo il "crudele" ritorno in Italia.
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7.5 min
Prima la discriminazione e l'odio razziale, in seguito la persecuzione vera e propria che sfocerà nella deportazione o nella scelta della fuga
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3.3 min
Vengono applicate le leggi razziali e Lia deve lasciare la scuola. Per una bambina è un trauma insopportabile
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4.2 min
La guerra favorì il lavoro femminile per mancanza di uomini e questo diede l'avvio ad un lungo e articolato processo di emancipazione.
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3.8 min
Il progressivo esaurirsi degli orfani di guerra e l'emergere dell'esigenza della nascita di una scuola pubblica per tutti mettono in crisi il convitto e lo portano alla chiusura.
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6.4 min
I giovani ospiti del convitto portavano spesso con sé una profonda sofferenza emotiva nata dalle circostanze della guerra. Gli insegnanti decidono di non comportarsi come "tecnici" dell'educazione, ma di partecipare fino in fondo alla ricostruzione di un indispensabile contesto di affetti familiari.
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5.2 min
Fin dall'inzio il convitto assume l'educazione come processo globale che parte dalla creazione di un ambinete di vita il più possibile ricco di stimoli culturali.
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6.2 min
Dalla logica della segregazione a quella dell'educazione: la nascita del convitto Francesco Biancotto a Venezia.
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8.7 min
Dopo la fuga in Svizzera, a causa delle leggi razziali, il ritorno a Venzia è difficile, ma si aprono nuove prospettive.
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15.5 min
Dalle leggi razziali al ritorno a Venezia. L'esperienza di una protagonista della storia veneziana del '900.
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