- raccontato da Colella Vincenzo | 1915
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Provincia di Roma - Per la memoria | 26/08/2011
La prima tappa fu Monaco di Baviera dove vennero rinchiusi in una cantina. Gli venne dato una fetta di pane di segale e un formaggio olandese coperto di muffa. Dopo una lunga tirata Vincenzo arrivò in un secondo carcere dove gli misero le manette a stringimento progressivo e, in quanto italiano, chiamato e trattato da traditore. Rimase ammanettato una settimana. Due giorni di sosta, stavolta senza manette e poi a Potsdam in Polonia: 120 persone in una stanza di cinque metri per cinque. E dall’altra parte la stanza delle donne dove una donna aveva partorito e il feto buttato nel paiolo. E da lì a Sonnemburg, dove rimase in segregazione un mese intero.
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