- raccontato da Colella Vincenzo | 1915
- caricato da
Provincia di Roma - Per la memoria | 26/08/2011
Dopo qualche tempo Vincenzo viene trasferito nel carcere giudiziario di Haag insieme ad altri deportati che avevano un qualche livello di cultura: lo scopo era di isolare dagli altri tutti quegli elementi che potevano organizzare gli altri. Fu un periodo fortunato: il lavoro non era pesante, si trattava in fondo di coltivare l’orto e curare la campagna. E c’era anche una donna tedesca che si era innamorata di Vincenzo e gli portava da mangiare. Il guardiano che aveva perso due figli e odiava il nazismo, ascoltava tutte le sere Radio Londra e informava dell’avanzamento degli alleati. La mattina che entrarono gli americani nel carcere a tutti aprendo le celle dissero siete liberi. Solo a Vincenzo, saputo che era italiano, lo lasciarono in cella prendendo nota del nome. e rinchiusero con lui il vecchio guardiano.
visualizzato 11573