- raccontato da Emilio Migliozzi | 1928
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Provincia di Roma - Per la memoria | 19/09/2012
Emilio era il primo di sette figli, il padre era commerciante di legname per costruzioni navali e la madre casalinga anche se aveva il diploma di maestra elementare, ha preferito badare alla famiglia che si era allargata ai nonni e agli zii tanto che a tavola erano stabilmente in undici. E a tavola non era possibile che qualcosa non piacesse, doveva andare bene e basta. Non esistevano giocattoli e perfino i pastorelli per il presepe erano ritagliati da libri e riviste. Niente vacanze, mai. La domenica si mangiava la pasta comprata e la carne. Gli altri giorni c’erano i prodotti dell’orto che la nonna coltivava e la carne dei polli dei conigli che allevavano nello stesso orto.
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