Ivo Bechi racconta come è scampato da El Alamein

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Ivo Bechi é nato in Fontebranda. E' della contrada dell' Oca. Mi ha raccontato da ragazzo si gettava nella piscina del Ghigi, allora situata proprio dietro le fonti di Fontebranda dal murello alto più di 5 metri saltando anche una rete di filo spinato.
Nel 1940 l'allora Capitano Barbarulli lo fece entrare nei carristi allora di stanza a Siena. Poi i carristi furono mandati a Civitavecchia, ove era in corso di formazione il battaglione di paracadutisti Folgore. Ivo fece il coso da paracadutista e poi inviato a Tobruk. Era appena iniziata nell'ottobre 42 la seconda battaglia di El Alamein ma sua compagnia venne ritirata ed invia in Sicilia a Gela. Ivo ha fatto lo chef al comando inglese da prigioniero e poi nei più famosi ristoranti si Siena. Parla Inglese come un nativo madrelingua. E' sposato vive a Monteroni d' Arbia con la moglie Sig.ra Maria. Non hanno figli.
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