- raccontato da Carlo Binarelli | 1940
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Provincia di Roma - Per la memoria | 20/09/2012
Non c’erano grandi risorse e si giocava con quello che si trovava. Spesso i giocattoli si inventavano. La scuole era molto severa ma era anche molto istruttiva e i professori venivano visti come esempi da seguire. Albano era molto più piccola, tutti si conoscevano ed era come vivere in un’unica famiglia. Le cose sono cambiate dopo la guerra quando le persone, forse per le difficoltà, hanno cominciato a pensare ognuno per se. Carlo ha fatto la prima comunione nel 1946 che aveva già dodici anni perché durante la guerra non era stato possibile e non c’è stata nessuna festa.
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