Vera tornava a casa da scuola per pranzo. La tavola era apparecchiata per sette persone, loro erano in cinque e aspettavano due ospiti. Sulla porta di casa c’era ad aspettarla un SS. In casa oltre all’amica, c’era il fratello di Vera, il cugino di Vera Paolo Buffa che viveva con loro e Paolo Petrucci. Buffa e Petrucci erano tornati a Roma in missione per conto dell’esercito alleato per stabilire un collegamento con i membri della resistenza romana. Di tutto questo per fortuna in casa non c’era niente, forse in qualche pagina di libro erano nascosti dei soldi. I due ospiti vennero avvisati dal falegname e non arrivano a casa. Vennero tutti caricati in macchina e portati a Via Tasso. L’interrogatorio non fu violento. Non sospettavano che Vera fosse in contatto con l’organizzazione armata e si fermarono a due interrogatori. Dopo una settimana vennero portate a Regina Coeli.
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